Da quando faccio il
telefonista ho avuto modo anche di chiarirmi alcuni aspetti della
società contemporanea. Ora, a prescindere dalle idee politiche
professate da una persona, credo si debba convenire che un’esperienza
come quella dei call center sia di certo inedita nella storia
dell’uomo e delle idee, con tutte le conseguenze che questo fatto
comporta. Per esempio sarà di certo politicamente scorretto e
criticabile, ma mi sento di affermare che una società che consente
questo tipo di attività sia di certo peggiore di ogni altra. E per
ogni altra ovviamente sto parlando del male assoluto (così lo
chiamano), ossia i totalitarismi. Che si sia simpatizzanti oppure
oppositori di questo o quel totalitarismo, si deve ammettere che: o
il totalitarismo pianifica perché ha degli obiettivi etici, oppure
se non altro il totalitarismo non è ipocrita, non nasconde il
proprio volto. Invece l’odierna società ci ha donato il call
center, che è figlio legittimo del libero mercato, della libertà
democratica, ma che allo stesso tempo ha un’organizzazione
arbitraria, controllata in ogni dettaglio. Questo tipo di fenomeno
non rimane confinato nelle stanze piene di operatori, ma è per me la
manifestazione dei nostri tempi: lo chiamerei liberalismo da
caserma. La libertà c’è, partendo dalle forme contrattuali
che più libere non si può, visto che consentono il licenziamento in
qualsiasi momento (se il contratto c’è perché a volte nemmeno si
pone il problema), passando per la facoltà di presentarsi o no al
lavoro, di fare questo o quell’orario. Chiaramente però, tutta
questa libertà serve soltanto da ricatto e ha un solo privilegiato:
come in una caserma (con la differenza che le caserme hanno i loro
motivi per esistere) si è alla mercé dei diktat di chi comanda, non
ci si può davvero prendere nessuna licenza se non concessa dall’alto
e si è costretti ad obbedire continuamente, altrimenti la libertà
si manifesta in tutta la sua forza…con il licenziamento. Tutti i
giorni in fila sul treno (metro, macchia che sia), tutti i giorni in
fila alla pausa, tutti i giorni in fila per il pranzo, fino
all’orario di uscita: impronta digitale e via. Senza voler
esagerare mi pare di poter affermare che il call center sia la
manifestazione più evidente del liberalismo da caserma che ci
governa oggi: ancora peggio della tirannide (secondo i filosofi
classici l’ultimo grado della degenerazione politica, successiva
alla democrazia), sorpassata dalla mancanza di un tiranno. Chi ci
governa oggi è invisibile quasi etereo, si infila in ogni anfratto
della nostra vita e ci si presenta sotto forma di libertà. Libertà
di obbedire.
salve sono giulio e ti sto scrivendo dal albania.. sto lavorando in un call center qua a tirana.. ti scrivo perche mi fa veramente piacere che non sono lunico a pensarla cosi
RispondiEliminaCiao Giulio! One of Us!
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