La pagina facebook

mercoledì 26 dicembre 2012

LIBERALISMO DA CASERMA

Da quando faccio il telefonista ho avuto modo anche di chiarirmi alcuni aspetti della società contemporanea. Ora, a prescindere dalle idee politiche professate da una persona, credo si debba convenire che un’esperienza come quella dei call center sia di certo inedita nella storia dell’uomo e delle idee, con tutte le conseguenze che questo fatto comporta. Per esempio sarà di certo politicamente scorretto e criticabile, ma mi sento di affermare che una società che consente questo tipo di attività sia di certo peggiore di ogni altra. E per ogni altra ovviamente sto parlando del male assoluto (così lo chiamano), ossia i totalitarismi. Che si sia simpatizzanti oppure oppositori di questo o quel totalitarismo, si deve ammettere che: o il totalitarismo pianifica perché ha degli obiettivi etici, oppure se non altro il totalitarismo non è ipocrita, non nasconde il proprio volto. Invece l’odierna società ci ha donato il call center, che è figlio legittimo del libero mercato, della libertà democratica, ma che allo stesso tempo ha un’organizzazione arbitraria, controllata in ogni dettaglio. Questo tipo di fenomeno non rimane confinato nelle stanze piene di operatori, ma è per me la manifestazione dei nostri tempi: lo chiamerei liberalismo da caserma. La libertà c’è, partendo dalle forme contrattuali che più libere non si può, visto che consentono il licenziamento in qualsiasi momento (se il contratto c’è perché a volte nemmeno si pone il problema), passando per la facoltà di presentarsi o no al lavoro, di fare questo o quell’orario. Chiaramente però, tutta questa libertà serve soltanto da ricatto e ha un solo privilegiato: come in una caserma (con la differenza che le caserme hanno i loro motivi per esistere) si è alla mercé dei diktat di chi comanda, non ci si può davvero prendere nessuna licenza se non concessa dall’alto e si è costretti ad obbedire continuamente, altrimenti la libertà si manifesta in tutta la sua forza…con il licenziamento. Tutti i giorni in fila sul treno (metro, macchia che sia), tutti i giorni in fila alla pausa, tutti i giorni in fila per il pranzo, fino all’orario di uscita: impronta digitale e via. Senza voler esagerare mi pare di poter affermare che il call center sia la manifestazione più evidente del liberalismo da caserma che ci governa oggi: ancora peggio della tirannide (secondo i filosofi classici l’ultimo grado della degenerazione politica, successiva alla democrazia), sorpassata dalla mancanza di un tiranno. Chi ci governa oggi è invisibile quasi etereo, si infila in ogni anfratto della nostra vita e ci si presenta sotto forma di libertà. Libertà di obbedire.

2 commenti:

  1. salve sono giulio e ti sto scrivendo dal albania.. sto lavorando in un call center qua a tirana.. ti scrivo perche mi fa veramente piacere che non sono lunico a pensarla cosi

    RispondiElimina